Lisbona

13 Ottobre 2007 – SOGNANDO LISBONA

Ieri volevo andare a dormire presto e invece ho fatto le 2.00 di notte. Ho iniziato a desiderare una valigia, per metterci dentro il Mac e scappare da qualche parte, non molto lontano, non per tanto tempo.

Allora mi sono ricordato che Marcus mi ha invitato a Lisbona il 29 Ottobre. Ho ritrovato l’email, finita sotto di 500 posti in una sola settimana. Ho googlato per un po’ finchè non ho trovato un albergo carino che per 3 notti senza colazione chiede solo 75 euro tutto compreso. Su volagratis.it ho scelto un volo che costa meno di 200,00 euro andata-ritorno (ma si può spendere anche meno se si fa scalo a Madrid). Che ne dite?

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14 Ottobre 2007 – GUIDA TASCABILE DI LISBONA

Ho comprato il guinzaglio prima di comprare il cane. Sono entrato alla Feltrinelli e ho preso la guida della Dumont che – mi pare – è quella che ha il miglior rapporto qualità  prezzo (15,00 euro).


Ho appena scoperto che Lisbona sorge su 7 colli (come Roma) e ha un ponte molto simile al Golden Gate di San Francisco. C’è anche una statua di Cristo con le braccia aperte, molto brazilian-like.
C’è anche un monumento bellissimo a forma di nave dedicato alle scoperte. Un quartiere fieristico con un edificio di vetro pazzesco. Insomma, è davvero interessante questa Lisbona. Non me lo sarei mai immaginato.

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27 Ottobre 2007 – ANCORA IN VIAGGIO…

La sveglia suona alle ore 5.00 am. Ho tre ore di sonno sulla schiena.

Massimo è gia sotto casa che mi aspetta col suo Mercedes nero familiare che fa tre quarti zingaro e un quarto carro funebre.

Mi viene incontro ma non gli cedo le borse. Decido di sedermi davanti, accanto a lui. Guardo lo stemma della Mercedes da una prospettiva interessante, come se fosse il mirino di un bazooka.

Massimo mi racconta di aver appena lasciato l’attore Giancarlo Giannini, tornato da Napoli dopo uno spettacolo. In meno di venti minuti siamo gia’ a Fiumicino.
Sono affamato. Faccio colazione con un panino imbottito e un succo di ananasso. La mattina il mio stomaco lavora sodo: c’è spazio per un bue intero con le patate.

Controllo la posta con l’E61 prima dell’imbarco. Bloggo queste quattro righe.

Salgo a bordo con il Presidente del Senato Marini che ha la pipa spenta pure in aereo, come braccio di ferro.

Mi regalano tutti i giornali che desidero. Scelgo Repubblica e l’Herald Tribune che fa la sua porca figura.
Intanto Marini scappa via e la pipa vola insieme a lui.

Atterro a Milano e mi dirigo verso il gate A23. Alitalia mi offre una fetta di torta alla crema e un bicchiere di coca-cola.

Ci sono moltissime turbolenze durante il volo. Atterriamo all’altezza delle case marroncine, proprio al centro di Lisbona.
L’atterraggio è pessimo e lo schianto è da urlo. Ma lo rifarei perchè mi ha permesso di capire bene la pianta della citta’.

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27 Ottobre 2007 – ESPLORANDO LISBONA
I taxi qui sono tutti vecchi Mercedes 190 color nocciola. C’e’ la fila lunga in attesa, proprio come a Fiumicino. Con 15 euro mancia compresa mi portano fino a piazza Rossio, dove sta l’affittacamere. Pago volentieri un supplemento per avere la stanza con bagno privato. Scendo che sono le 3 di pomeriggio.


Cammino fino a piazza del Commercio ed entro dentro una bettola lungomare, che espone tanto pesce fresco in vetrina. Vai col baccala’ portoghese… Mi arriva un bel piatto gustosissimo di pesce, patate e una specie di cicoria per soli 10 euro, poco piu’. Cammino per ore lungomare alla ricerca di un cafesinos. Vedo il ponte di Lisbona (stupendo), il Cristo a braccia aperte (da lontano), il monumento agli esploratori (piu’ alto di 50 metri) e la torre di Belem (in stile manuelino).

Avro’ camminato per piu’ di 10km a piedi, sotto il sole e con lo zaino sulle spalle. Mi fermo stremato per bere un birrone portoghese.

Qui tutti si ritrovano nei caffè. Puoi camminare per ore nelle strade deserte senza incontrare nessuno, ma se vedi un locale, stai certo che li dentro ci sono persone a bere ai tavoli. La birra portoghese poi, è davvero spettacolare. In questo locale mantengono freschi i boccali nel congelatore, proprio come si fa per i bicchieri della wodka.

Trovo anche il tempo per rivedermi le foto. Le piu’ belle sono quelle alla torre di Belem al tramonto. Torno verso casa chiacchierando a gesti con una ragazza portoghese che non parla bene l’inglese, ma mi accompagna fino ai taxi. Con questi piedi indolenziti, a casa a piedi non ci torno… Prima di rientrare, compro un litro di latte, i biscotti portoghesi, 4 banane, l’acqua e il docciaschiuma.

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28 Ottobre 2007 – SECONDO GIORNO A LISBONA

Mi risveglio a mezzogiorno e mezza. E’ domenica. Dormo un’altra ora. Poi scendo e vado all’Internet point sotto l’albergo a controllare la posta. Scopro che contro Telecom Italia è stata avviata un’indagine Antitrust per abuso di posizione dominante. Bene. Pranzo direttamente con bistecca e patatine fritte. Poi scappo a vedere il castelo de Sao Jorge. E’ un posto me-ra-vi-glio-so. Gli dedico tutto il pomeriggio.

E’ meglio della Torre di Londra. Con questi grandi paesaggi, sconfinate terrazze, un ristorante eccelso, uno skyline da cartolina. Da vedere almeno una volta nella vita. Sono sicuro gia’ da adesso che si tratta dei 5 euro spesi meglio in tutta la mia vita.

Esco soddisfattissmo. Mi fermo su una terrazza con vista e mi portano una birra meravigliosa: si chiama Sagres e mi piace da matti. Mentre bloggo con il mio E61 arriva una chiamata. E’ Inno direttamente da Bruxelles. Sta partendo e mi aspetta alle 8.00pm da ‘Laurentina’ – il miglior baccala’ di Lisbona. Lì incontreremo tutti gli altri. Provo a ripassare a memoria il mio discorso sulla separazione funzionale. Provo due o tre attacchi in inglese. Mi viene in mente una battuta spiritosa da fare. Sono pronto. Raccolgo tutte queste energie positive per tornare in albergo e farmi una doccia. L’appuntamento cambia: è alle 21,00 da Gambrinus. Chiedo alla reception dove si trova. Mi rispondono che è il ristorante piu’ caro di tutta Lisbona.

Sono arrivato con un po’ di ritardo all’appuntamento. C’è gia’ Inno che chiacchiera con Ilsa e Marcus. C’è anche il mio collega inglese Dougald e quello irlandese Liam. Gli do subito la buona notizia a proposito dell’Antitrust italiana. Spiego a Marcus quanto è difficile combattere con un incumbemt cosi agguerrito. La serata scivola via con i quarantasei euro di pesce annaffiato di porto, che avrei evitato per un pezzo di gustoso baccalhao. Vabbè, la compagnia almeno era buona.

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29 Ottobre 2007 – Summit a Lisbona

La mattina corro a fare colazione con un cafesinos e tortillas alla crema. L’hotel dove si fara’ il summit è molto vicino al mio.

Trovo pure il tempo per controllare le email e la rassegna stampa. Compro il Corriere della Sera per due euro.E’ bello questo viale della liberta’. Peccato che l’hotel che mi hanno indicato per email non è qui e nessuno sa darmi indicazioni precise. Pochi minuti dopo mi chiama Marcus per dirmi che ha fatto un ‘big mistake’. Mi da il nome giusto dell’albergo dove si terra’ il convegno. Fermo un mercedes sbracciando sul viale alberato. Salgo e gli dico ‘Lapa Palace’. Il tassista somiglia a supermario, ha i baffi larghi ma capisce tutto al volo. A questo punto non so piu’ dove sto andando e non so nemmeno se mi basteranno i soldi per il taxi. Questo Lapa Palace è l’albergo piu’ lussuoso di tutta Lisbona. E’ un paradiso sulla terra.
Due hostess bonazze mi accompagnano alla sala principale. La terza un po’ pienotta, apre la strada. La sala dell’incontro è affrescata con motivi classici e risulta elegantissima ai miei occhi. Vengo microfonato ed etichettato.

C’è perfino un posto libero al tavolo, con il mio nome e cognome, e una piccola bandiera dell’Italia che mi fa sentire subito a mio agio. Mi siedo con grande soddisfazione. Aumento il livello di attenzione sul dibattito in corso. A chi mi guarda con sospetto rispondo con un saluto di cortesia, muovendo il capo lentamente verso sinistra. Catturo così una decina di biglietti da visita e altrettanti ‘nice to meet you’. Oltre a quelli che ho conosciuto ieri, c’è anche il rappresentante spagnolo, quello tedesco, quello olandese e una folta delegazione portoghese. I problemi sul tavolo sono tre. E’ vitale mantenere il quadro regolatorio vigente perche’ anche se non si è realizzata una piena concorrenza, senza regole ex-ante il mercato sarebbe gia’ morto da tempo. Sulle reti di nuova generazione, il rischio di rimonopolizzazione del mercato è alto. L’Olanda si è accontentata del VDSL e KPN non è stata costretta ad aprire la rete agli alternativi, a meno di concludere contratti commerciali con loro.

La Germania invece, lamenta problemi di trasparenza in quanto gli operatori non sanno dove DT ha fatto e fara’ investimenti, mentre DT sa tutto circa i loro costi. Il collega irlandese si domanda chi curera’ il servizio universale (USO), con l’avvento delle NGN.

Ilsa passa la palla a Dougald che ci racconta di Openreach, migliore pratica di separazione in Europa. Arriviamo a meta’ mattinata con gli intenti della Reding su separazione, agenzia e frequenze. Io faccio notare che non ci sta bene la riduzione dei mercati regolamentati e soprattutto l’eliminazione del MK15 (accesso rete mobile).
Gli operatori mobili – guarda caso – non sono d’accordo. Il collega spagnolo invece, prende la parola e con il suo inglese sgangherato dice che ho ragione. Gli tremano le mani da quanto è emozionato. Inno pure è d’accordo. Ottengo che venga aggiunto un punto sul fatto che temiamo la riduzione dei mercati, ma senza specificare il MK15 (non c’è speranza di raggiungere una posizione comune).

La sala da pranzo è apparecchiata lussosamente. Mangiamo un ‘Cappuccino’ (una specie di pure’ di funghi) e dell’ottimo pesce grigliato. Riprendiamo presto i lavori perche sta per arrivare il Ministro delle Comunicazioni portoghese. E’ un politico vero. Parla per un’ora senza dire nulla dei temi che gli abbiamo sollevato. Gira le pagine di un discorso standard adattabile ad ogni circostanza. Facciamo una foto di gruppo per ricordare questo momento. Firmiamo pure una lettera di intenti sotto altri flash e penne d’oro. Poi finalmente la conferenza stampa e arrivederci tutti a Bruxelles.

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29 Ottobre 2007 – TRE GIORNI POSSONO BASTARE

TORRE DI BELEM

La mattina entro in una pasticceria per fare colazione. Ordino una tortina di crema e un cappuccino. Il ragazzo riempie la tazza di caffe caldo fino a meta’. Poi prende la panna spray e riempie tutta la tazza e anche oltre di schiuma bianca. Sono disgustato. E adesso chi se la beve questa sbobba? Mi faccio coraggio: schifo non fara’ visto che costa due euro.
Infatti non è poi così male… Lavoro per un’oretta all’Internet point. Provo la 24mega di SapoADSL. Va benone…Poi cammino fino al Barrio Alto guardando le vetrine dei negozi. Anche qui se vuoi comprare qualcosa di buono, stai certo che la marca è italiana.

Provo a chiamare da una cabina telefonica che pero’ mi ruba un euro. Gli tiro un pugno e l’euro va giu’, ma il telefono non emette piu’ segni di vita. Penso che abbiamo fatto bene noi in Italia a togliere tutti i telefoni pubblici: tanto quando ti servono non funzionano mai.

Meglio avere due cellulari in tasca.

BACCALA DI LISBONA

Torno indietro verso il Rossio. Non posso lasciare Lisbona senza aver mangiato baccalao per l’ultima volta. Entro nel MIO ristorante preferito, Leao d’Ouro (105 Rua 1 de Dezembro) che sta dietro a piazza Rossio ma NON nella via dei ristoranti bensi in quella dove vendono le scarpe. Ragazzi miei: il Baccalhao di Lisbona è meraviglioso, grigliato con le patate, cipolle e olive. Un birrone, poi caffesinos e grappa, completano l’opera. Torno all’Internet point e lavoro un’oretta. Prendo le borse e vado all’aereoporto. Il percorso inverso costa un terzo che l’andata. Aspetto nel lounge la fine della vacanza.

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