Se la Chiesa deve cambiare direttore

Io credo che l’Osservatore Romano e Avvenire siano due giornali che partendo dal punto di vista della Chiesa di Roma abbiano sicuramente la piena libertà  di esprimere opinioni, anche in dissenso rispetto alla dottrina cattolica a cui si ispirano.

Una cosa però non possono fare: confondere le idee, lanciare provocazioni con articoli ‘luterani’ (Governo fascista, rivisitazione della morte cerebrale ecc ecc) che sono falsi ideologici perchè mistificano il messaggio della Chiesa e veicolano, in maniera surrettizia, idee e opinioni non ufficiali e quindi profondamente irrispettosi del verbo cristiano.

Due sfondoni in meno di un mese meritano una riflessione. Forse la Chiesa dovrebbe suggerire un cambiamento ai vertici dei due giornali ad essa piu vicini.

Tratto da La Repubblica di oggi:

Il Vaticano smentisce l’Osservatore
“Posizione su trapianti non cambia”

Nessun ripensamento. “Restiamo fedeli all’intuizione di Pio XII di quarant’anni fa”

CITTA’ DEL VATICANO – “La posizione della Chiesa sui trapianti d’organi non cambia, rimane la stessa di quarant anni fa secondo l’intuizione che fu di Pio XII”. Lo dichiara il Pontificio consiglio per la pastorale della salute, dopo l’articolo di ieri dell’Osservatore Romano che metteva in dubbio la validità  della “morte celebrale” e di conseguenza dubitando del trapianto degli organi.

Il Pontificio consiglio prosegue: “Non è cambiato niente nella dottrina su questo punto. Donare gli organi è una cosa buonissima e la Chiesa lo ha sempre sostenuto. Certo la questione è delicata perchè come si sa gli organi devono avere ancora dei segni di vita per essere espiantati”.

Sull’editoriale pubblicato dall’Osservatore Romano, firmato da Lucetta Scaraffia, la posizione della Santa Sede rimane la stessa emersa nella giornata di ieri: “E’ un’opinione personale della signora Scaraffa. Anche se è utile che un certo dibattito prosegua su questi temi, la scienza va avanti, ci sono dei progressi, si discute”.

L’Osservatore. La smentita della Santa Sede non preoccupa la redazione del quotidiano. “Abbiamo aperto un dibattito importante, si e’ aperta una discussione – dichiara il direttore del giornale Maria Van – Non è la prima volta e lo stiamo facendo in tanti campi. Questa estate abbiamo parlato anche di rianimazione”.

(3 settembre 2008)