Rete unica e Coinvestimento

L’unico articolo che centra PERFETTAMENTE la questione #reteunica è di Guido Salerno Aletta che ha capito la questione del COINVESTIMENTO. BRAVISSIMO!

Tim cessa per sua stessa decisione di essere un operatore integrato di rete con Significativo Potere di Mercato al fine di beneficiare di una serie di vantaggi. Brutalmente, sulla base dell’art. 78, paragrafo 1 lettera d) della Direttiva ne conseguirà che chi non partecipa al coinvestimento in FiberCop avrà comunque il diritto di accedere alla rete a banda ultra larga a condizioni trasparenti e non discriminatorie, ma si vedrà applicato un listino con «meccanismo di adeguamento nel tempo» volto a mantenere fermo l’incentivo posto a favore dei coinvestitori, «in modo da rispecchiare adeguatamente i gradi di rischio sostenuti dai rispettivi coinvestitori nelle diverse fasi della realizzazione e tengano conto della situazione concorrenziale sui mercati al dettaglio». Se ci sarà un vantaggio economico per tutti gli aderenti al club dei coinvestitori in FiberCop, quello ulteriore per Tim consisterà sul piano regolatorio nel non essere più obbligata come operatore avente Significativo Potere di Mercato a offerte orientate ai costi: potrebbe far migrare i propri clienti, e soprattutto acquisirne di nuovi, offrendo una connessione a banda più ampia ma mantenendo lo stesso prezzo. Un vantaggio competitivo enorme, visto il bundling già in corso con i servizi di Tim Video e di altri fornitori di contenuti televisivi che incrementano il fatturato per cliente.