Il libro dei sogni di Bernabè, ultimo presidente italiano di Telecom Italia

di Dario Denni, promotore dell’Osservatorio della Rete

Il Presidente Esecutivo di Telecom Italia ha un sogno. Anzi due. Forse tre.

Il primo sogno e’ quello di realizzare un’alleanza industriale con H3G attraverso una strategia ancora non definita che vede un rimaneggiamento dell’azionariato della scatola di controllo TELCO, e l’ingresso dei cinesi dentro la controllata Telecom Italia.

Il secondo sogno e’ recuperare soldi dalla Cassa Depositi e Prestiti per fare gli investimenti in fibra ottica di nuova generazione, che Telecom Italia non puo’ fare, non vuole fare e forse nemmeno sa fare. Invischiata di debiti e di litigi, di mancanza di visione.

Il terzo dei sogni di Bernabe’ e’ il tentativo mal riuscito di scaricare sulle precedenti gestioni, le responsabilita’ che l’azionariato gli imputa oggi come amministratore, in particolare Fossati che nei giorni scorsi e’ stato piuttosto polemico con il duo di testa  Bernabe’ e Patuano.

Questo libro dei sogni, purtroppo per noi e per Franco Bernabe’, rappresenta il picco negativo che ha raggiunto Telecom Italia dalla sua costituzione ad oggi. E’ un problema di misura delle cose che a Bernabe’ forse e’ mancato in questi anni.

Penso che lui abbia una serie di problemi veri, non solo di indebitamento ma anche di liquidita’, che comunque ha posto e che in parte ha cercato di risolvere a cominciare dall’indebitamento di Telecom.

Ma in questo momento gli azionisti hanno bisogno di risposte serie. E questo accordo fantomatico con H3G, che farebbe tremare i polsi a qualsiasi Autorita’ per la Concorrenza, ha davvero dell’incredibile.

Ci auguriamo che CONSOB sia più  efficiente nel sollecitare comportamenti virtuosi da parte di aziende quotate come questa. Con un titolo fluttuante tra 0,5 e 0,6 Telecom Italia non può’ più’ continuare cosi.

Gli Italiani hanno bisogno di risposte serie sul futuro della rete nazionale pagata e costruita con i soldi pubblici. Il Ministro Passera su questo dovrebbe riferire in Parlamento. Non solo dichiararsi ”pronto a fare la sua parte” ma essere in grado di fermare questa assurda divaricazione tra gli interessi di un amministratore a salvare la poltrona e l’azienda e gli interessi del Paese a non vedere altri esuberi buttati fuori e a mantenere una rete strategica di comunicazioni.

Bernabe’ potrebbe essere l’ultimo presidente italiano di una Telecom fratturata e perduta.

Ci sono segnali che ci inducono a credere che lui sia consapevole di questo.

L’integrazione ipotizzata con 3 Italia, «se realizzata a valori che rappresentino in modo corretto l’effettivo apporto delle due società presenta delle sinergie industriali che comportano riduzioni di costo in termini di strutture commerciali e di sviluppo delle reti Lte, a cui si aggiungono i benefici di due bacini di clientela complementari». Così ha dichiarato Franco Bernabé, presidente esecutivo di Telecom Italia, nel discorso di apertura dell’ Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/cAlzD